Secondo giorno
visita della città di Ferrara

mappa della città

La mattinata sarà dedicata alla visita guidata dei monumenti principali della città. Il pranzo e il pomeriggio liberi. 

Castello Estense
Nel 1385 il popolo ferrarese versava in condizioni spaventose, causate dalle numerose inondazioni del Po e dalle carestie. La pressione fiscale diventava sempre più pesante.
Il 3 maggio di quell'anno l'odio popolare scoppiò in una rivolta che fu sedata con la consegna alla folla di Tommaso da Tortona, consigliere finanziario dei Signori,  che lo fece a pezzi e portò in trionfo i resti del suo corpo
Il Marchese Nicolò II, resosi conto della sua vulnerabilità in caso di sommosse, decise di costruire una fortezza a fianco della residenza signorile, per dissuadere il popolo da nuove violenze.
La fortezza, chiamata "castello di San Michele" era munita di prigioni, di ponti levatoi, di beccatelli e merli che ornavano sia le torri sia gli altri corpi di fabbrica, ed era cinta da un fossato, tuttora esistente.
Nella seconda metà del '400, i Duchi cominciarono gradualmente ad abitarvi, trasferendosi dal vicino Palazzo Ducale che, dopo il 1476, venne unito al Castello da un'ala in muratura, l'attuale Via Coperta.
La fortezza perse così la sua originaria funzione difensiva, mentre la costruzione dei nuovi quartieri a nord delle vecchie mura posero la costruzione al centro della città.
Con il duca Ercole II, a seguito dell'incendio del 1554, il castello venne radicalmente trasformato per diventare il nuovo palazzo di corte. Tra gli interventi, oltre alla costruzione del piano superiore coperto dal tetto spiovente, vanno ricordati la realizzazione dello scalone elicoidale che dal cortile porta al Salone degli Stemmi e infine le magnifiche decorazioni pittoriche eseguite nei saloni interni ad opera dei Filippi, una famiglia di pittori attivi a Ferrara nel secondo '500.
A partire dal 1598, quando Cesare d'Este abbandonò Ferrara per trasferirsi a Modena, i Legati Pontifici si insediarono in Castello. Da questo momento, tranne che per un periodo di circa 10 anni, quando fu abitato da Massimiliano d'Austria, rimase in mano allo Stato della Chiesa fino al 1859, e solo nel 1874, dopo l'Unità d'Italia, venne acquistato all'Amministrazione Provinciale che tuttora ne è proprietaria.

Il percorso turistico interno

L'affascinante percorso alla scoperta delle origini della città e del suo castello, dello stile di vita e delle storie più intime della famiglia Estense, comincia a piano terra, nelle sale sul fondo del loggiato rinascimentale posto nell'ala Est (2), dove si possono ammirare disegni riproducenti Ferrara prima e dopo la costruzione del Castello, le riproduzioni dei principali bassorilievi posti all'esterno, alcuni pezzi erratici di capitelli e piedritti in calcare, databili a fine Trecento, inizio Quattrocento, per arrivare alle Cucine Ducali (3). Da qui, si passa alla Prigione di Don Giulio (5), mentre i più agili ed intraprendenti possono scendere a visitare anche le prigioni di Ugo e di Parisina .
PIANTA PIANO TERRA

Risalendo la Rampa dei Cannoni, si giunge al piano nobile, che prevede una breve sosta all'aperto per ammirare il Giardino degli Aranci (7). Il percorso si snoda poi nuovamente all'interno con uno stretto passaggio, il Camerino dei Baccanali (5), per arrivare alla Cappella (4). Di qui, si riparte alla scoperta dei ricchi soffitti degli appartamenti di rappresentanza (3-2-1) decorati sotto Alfonso II.
PIANTA PIANO PRIMO

 

 
 
 
Cattedrale

 

Facciata, particolareCostruita all'inizio del XII° secolo in sostituzione della vecchia cattedrale (ora Chiesa di San Giorgio) posta fuori delle mura. Nel corso dei secoli ha subito rimaneggiamenti e ampliamenti anche molto massicci come la costruzione della torre campanaria (1412-1598), della nuova abside (1498-1500); viene modificato il transetto, su disegno di Luca Danesi; nel 1712 iniziano i lavori di completo rifacimento dell'interno che verrà completamente affrescato nel secolo successivo.

Lunetta portale maggiore
InternoL'interno è preceduto da un atrio settecentesco realizzato per dare maggiore stabilità alla facciata. Si presenta a tre navate in un grandioso stile classico d'ispirazione romana. Nel corso del Settecento furono realizzate le numerose statue che decorano le nicchie, mentre la decorazione pittorica, successiva, fu eseguita secondo un progetto iconografico il cui tema principale è "L'esaltazione di Maria e di Cristo Re, soccorritori di Ferrara mediante i patroni San Giorgio e San Maurelio"

L'addizione Erculea

Nell'anno 1492 il duca Ercole I d'Este ordinava l'estensione della città a nord delle mura di allora, che correvano lungo l'attuale asse viale Cavour-corso Giovecca. Della realizzazione del grandioso progetto, che raddoppiò la superficie di Ferrara, fu incaricato Biagio Rossetti, uno dei più grandi ed originali architetti ed urbanisti del rinascimento italiano.
Le strade ampie e lunghe furono saldate alla città più antica, fondendo le due parti in modo perfetto. Piazze, palazzi, giardini si alternano in un ambiente unico, che ha fatto dichiarare Ferrara la "prima città moderna d'Europa" ed è stata inclusa nel Patrimonio dell'Umanità dell'U.N.E.S.C.O.

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Palazzo Naselli Crispi
Chiesa ed ex Convento del Gesù
Corso Ercole I d'Este
Palazzo Varano da Camerino
Palazzo Canonici Mattei
Palazzo di Giulio d'Este
Palazzo Camerini
Palazzo dei Diamanti
Palazzo Turchi di Bagno
Palazzo Prosperi-Sacrati
Casa di Ludovico Ariosto
Chiesa di San Benedetto
Palazzo Trotti Mosti
Palazzo Guarini Giordani
Palazzina degli Angeli
Chiesa di San Cristoforo alla Certosa
Palazzo Massari
Piazza Ariostea
 
Significato astrologico dell'Addizione

I non casuali rapporti geometrici e matematici dell'Addizione e l'amicizia che legava Biagio Rossetti all'astrologo di corte Pellegrino Prisciani, già artefice dell'iconografia del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia, fanno pensare ad un'influenza dell'astrologia nella pianificazione urbanistica dell'area. La forma data alla zona riproduce il "Quadrato Astrologico" rinascimentale, figura che rappresentava su ogni lato un settore del cielo a forma di trapezio, ognuno suddiviso in tre "case" triangolari. Il trapezio rappresentato dall'Addizione ha l'antica "via dei Prioni" come base maggiore e le mura settentrionali degli Angeli come altri lati. Il Quadrivio degli Angeli si trova perciò nel MEDIUM COELI, luogo focale di incontro delle forze del quadro astrologico. Proprio qui, nel regno del sole e della luce, al vertice del triangolo della decima casa astrale, si erge il Palazzo dei Diamanti, simbolo della corte nella città nuova, come il Castello lo era nella città vecchia.
I diamanti della facciata rappresentano tridimensionalmente il tema del triangolo e la loro forma geometrica piramidale ha tradizionalmente il potere di attirare e concentrare le forze dell'universo.