Tawernradweg - la ciclabile dei Tauri


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da 7 al 14 luglio 2010

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La Salzach è un fiume austriaco affluente dell'Inn lungo 225 km.
La parola tedesca Salz, da cui deriva il suo nome, significa sale, visto che fino al XIX secolo e all'arrivo della ferrovia, il fiume era una fondamentale via di commercio del minerale, importante per l'economia della zona.
Il fiume, il principale del Salisburghese, nasce presso Krimml, sulle Alpi di Kitzbühel, per poi attraversare città come Hallein e Salisburgo. A valle del capoluogo esso forma il confine fra Germania (Baviera) e Austria per quasi 70 km.

Primo giorno - trasferimento a Krimml
Partenza al mattino presto da Pordenone con pullman GT alla volta di Krimml, dove si arriverà nel pomeriggio.

Lasciati velocemente i bagagli in albergo, si visiteranno le straordinarie Krimmler Wasserfalle, le cascate tra le più alte d'Europa, che percorrono, attraverso tre salti consecutivi, un dislivello di circa 380 metri. Un sentiero permette di risalire tutti tre i salti, arrivando sino in cima, passando molto vicino al percorso dell'acqua.
Il fragore dell'incredibile massa d'acqua che precipita a valle e le vibrazioni del terreno rendono al tempo stesso impressionante e suggestivo lo spettacolo.
Ovviamente ognuno sarà libero di percorrere il tratto di sentiero desiderato, limitandosi alla sola prima parte o a tutto il dislivello. Alla sommità della cascata i più prestanti potranno ristorarsi con una birra (eh si ... siamo già in Austria, anche se Krimml confina con l'Italia).

Secondo giorno - Krimml÷Zell am See - km 65 circaAltimetria prima tappa
mappa prima tappaDopo un breve passaggio nei pressi della cascata inferiore, prenderemo una bellissima ciclabile sterrata (in ripida discesa!) e partiremo in direzione di Zell am See.
Il percorso segue ciclabili sterrate e stradine secondarie in un ambiente
paradisiaco, sorvegliato dall'alto dal re dei Tauri, il colossale Grossglokner (il Gran Campanaro) alto 3798 mt, la vetta austriaca più alta e permanentemente ammantata di ghiaccio.
Da ricordare che su questa montagna sale la famosa Grossglockner Hochalpenstrassen, la strada panoramica a pagamento che sale in 33,5 Km alla quota di 2504 mt.
Poco prima di Zell am See, passeremo per Kaprun, famosa stazione sciistica aperta tutto l'anno che, con Zell am See, dispone di 14.000 posti letto.
Zell am See, meta della giornata, è ubicata nella riva occidentale del lago Zeller See. Città medievale, il primo insediamento è databile durante il periodo dei Romani. Nel 740 d.C. monaci dell’arcivescovo di Salisburgo Johannes fondano il paese »Cella in Bisoncio«. La città è fra gli insediamenti bavaresi più antichi del Pinzgau. Nel 1358 Zell fu elevata a città-mercato. La costruzione del tronco ferroviario nel 1875 portò anche i primi turisti. Nel 1928 Zell fu elevata a città.
Zell am See e Lago Zeller

Terzo giorno - Zell am See÷Salisburgo - km 89 circa
Mappa seconda tappaAltimetria seconda tappaTappa lunga ma con molta discesa, un piccolo sacrificio in cambio di un pernottamento risparmiato. Comunque domani saremo fermi a Salisburgo per una intera giornata quindi ...
Partiremo da Zell am See seguendo la valle del fiume Saalach, che ci riporterà  nei pressi di Salisburgo dove versa le sue acque nel Salzach, il nostro fiume di partenza. Questa è la conferma più attendibile del fatto che il percorso odierno è prevalentemente in discesa.
LoferPasseremo per Lofer, comune di fama internazionale come località di prim’ordine per praticare gli sport invernali. Ma Lofer ha molto da offrire anche in materia di luoghi di interesse turistico. Per esempio si possono seguire le tracce dei boscaioli della Saalachtal sul vecchio sentiero della Teufelsschlucht (gola del diavolo) in direzione di Unken. Oppure esplorare le rovine della fortezza al passo Strub. E nel cuore di Lofer è possibile ammirare un bel pezzo di storia: la chiesa parrocchiale
Terme Bad Reichenallgotica con i suoi affreschi risalenti al XV secolo.
Faremo la pausa pranzo a Bad Reichenall, moderna località termale, centro della cultura e della salute bavarese.
L’acqua, il sale e l’aria alpina rivestono da tempo una grande importanza. Quando il termine “vacanza” non era ancora stato coniato, la regione di Berchtesgadener Land vantava già ospiti eminenti. Ciò che una volta era riservato all’alta nobiltà, oggi è a disposizione dei visitatori provenienti da tutto il mondo. I rimedi naturali locali comprendono l’acqua salina alpina, fanghi, pini mughi e clima mite, tutti elementi che hanno un effetto positivo nei trattamento delle malattie cutanee, delle vie respiratorie così come delle affezioni che colpiscono l’apparato motorio.
Una ventina di km ci separano da Salisburgo, che raggiungeremo nel tardo pomeriggio giusto in tempo per una doccia rinfrescante, un aperitivo e la cena.

Quarto giorno - Visita di Salisburgo
Salisburgo è certamente una delle città austriache più conosciuta dagli italiani; raggiungibile in giornata è frequente meta di brevi tour sia estivi che invernali. Per tale motivo la visita guidata della città sarà per molti un ripasso, ma credo che la bellezza non stanchi mai.
Salisburgo, città d’arte, capitale mondiale della musica classica, da cui non si esce senza una confezione di Mozart Kugel, i famosi cioccolatini che comprovano l’avvenuto contatto con la patria di Mozart.
Nata nel 40 d.c. per opera dell’imperatore romano Claudio, doveva la sua fortuna alla favorevole posizione all’incrocio delle grandi direttrici di comunicazione dell’Europa centrale e alle risorse economiche legate alle miniere di sale (da cui i nomi di Salisburgo, Salzach e Salzkammergut della vicina regione).
Tale prezioso elemento naturale fu talmente redditizio che, nel 1200, fu riconosciuto agli arcivescovi governanti di Salisburgo il titolo di principi dell’impero e la potestà secolare.
Oggi l’antica fama ne fa una meta classica del turismo, spesso talmente frequentata da divenire invivibile.
Gran parte della mattinata sarà dedicata ai principali monumenti storici.

HohensalzburgSi partirà dall’Hohensalzburg, la  poderosa e turrita fortezza che costituisce la particolarità più evidente del paesaggio della città, una delle più grandi costruzioni militari che il Medio Evo ha lasciato nell’Europa centrale. Fu costruita nel 1077 e in brevissimo tempo dall’Arcivescovo Gebhard durante le lotte per le Investiture. Dominando l’abitato dalla collina del Mönchsberg alta 120 mt, è un eccezionale balcone su Salisburgo e sul Salzach. Dopo averla raggiunta con la funivia, la si visiterà anche all’interno (tutto, purtroppo, rigidamente a pagamento).

Discesi in città, breve visita al Dom (la cattedrale) dove, per uscire, si deve “spintaneamente” dare una offerta al frate di turno. È una costruzione dedicata ai santi Ruperto e Virgilio, più volte ristrutturata dopo incendi e guerre (compresi i bombardamenti del 1944) e deve la sua attuale forma a Santino Solari, che la progettò nel 1614 - 1628.
Secondo il pretenzioso Wolf Dietrich von Raitenau, legato ai Medici ed educato a Roma, avrebbe dovuto perfino superare la basilica di San Pietro! I suoi successori, Marcus Sitticus e Paris Lodron, i cui blasoni adornano il frontone, si sono alquanto ridimensionati, ma il risultato è comunque impressionante.
Costruita tra il 1614 e il 1655, la cattedrale presenta in effetti dimensioni imponenti. Il suo stile, che testimonia il passaggio dal Rinascimento italiano al barocco, ebbe forte influenza sugli altri edifici costruiti nei paesi germanici.
Cattedrale - InterniLa basilica ha sempre avuto un ruolo importante nella storia della città. La tradizione musicale di Salisburgo è legata alla messa di Orazio Benevoli, che venne suonata in occasione della consacrazione dell'edificio nel 1628. Dal 1920, ogni anno, sul sagrato si rappresenta il dramma Ognuno di Hugo von Hofmannstahl.
Davanti al portale d'ingresso, oltre alle statue degli apostoli, quelle di San Roberto e di San Virgilio ricordano l'origine molto antica del vescovado (VIII sec.).
Le grandi porte di bronzo, che datano 1957-1958, rappresentano i temi della Fede, della Speranza e della Carità. L'interno, molto vasto, ha una ricca decorazione di marmi, stucchi e dipinti. Si vede tuttora il fonte battesimale romanico sul quale è stato battezzato Mozart.
La cripta ospita le tombe dei principi-vescovi, un bel Cristo e alcune vestigia romane; sul pavimento della rotonda centrale si possono vedere le tracce degli edifici che si sono succeduti dai tempi dell'episcopato di San
Getreidegasse Virgilio (VIII sec.).

La stretta ma incredibilmente pittoresca via Getreidegasse costituisce il cuore della città. Quasi tutte le case della Getreidegasse hanno una così chiamata "Durchhaus", un passaggio attraverso il cortile interno attraverso il quale potrete raggiungere la via o la piazza parallela. Con le sue cupole barocche, le sue facciate dai colori pastello, il suo mosaico di piazzette e le sue fontane artistiche, Salisburgo è una piccola Vienna, interamente esplorabile con una semplice e tranquilla passeggiata.Bastione Hettwer

Dall‘altro lato della Salzach, di fronte al Mönchsberg, si erge il Kapuzinerberg, coronato dal bastione dello Hettwer e da una chiesa. Da qui si gode una magnifica vista sulla città antica che, come in un sogno, erge le sue cupole e i suoi campanili tra il fiume e la fortezza. Il momento migliore è il mattino presto, quando la luce radente del sole rischiara i tetti verderame e i volumi scolpiti dei grandi monumenti.

Ovviamente questi sono solo dei piccoli spunti che certamente non rendono giustizia alla magnificenza della città, ma sono sicuramente luoghi di visita da non perdere.

Quinto giorno - Salisburgo÷Braunau am Inn - km 78 circa
Altimetria terza tappaUsciremo da Salisburgo seguendo la sponda destra del Salzach, in territorio austriaco. La lieve pendenza dei territori costringe il fiume ad un andamento sinuoso. In una delle anse più pronunciate si trova l'abitato di Oberndorf, reso celebre soprattutto per il fatto che la famosa canzone natalizia "Stille Nacht" fu qui eseguita per la prima volta nella chiesa parrocchiale di San Nicola.

OberndorfStille Nacht (conosciuta in Italia con il titolo di Astro del Ciel) è un noto canto natalizio di origine austriaca. Le parole vennero scritte dal sacerdote Joseph Mohr nel 1816, allora assistente parrocchiale presso la località di Mariapfarr nel Lungau, mentre la musica venne composta da Franz Xaver Gruber, allora insegnante ad Arnsdorf ed organista ad Oberndorf, nella vigilia di Natale del 1818.
Il 24 dicembre 1818 Mohr chiese a Gruber di musicare il brano da lui scritto per due voci soliste, coro e chitarra. Non è noto il motivo per cui venne fatta tale richiesta. Un racconto tradizionale riporta che ciò sarebbe avvenuto in quanto l'organo della chiesa di San Nicola era guasto (questo spiegherebbe il ricorso alla chitarra).
Attorno ai motivi ed alla stesura del brano, comunque, si sono sviluppate numerose storie e narrazioni. Successivamente Gruber fece vedere la partitura a Mohr che approvò il tutto.
La prima esecuzione pubblica avvenne nella notte del 24 dicembre 1818 durante la Messa Stille Nacht Kapelledi Natale nella chiesa di San Nicola di Oberndorf, presso Salisburgo, ed il brano venne eseguito dai suoi due autori con Mohr che cantava la parte del tenore ed accompagnava con la chitarra Gruber che intonava la parte del basso.

Oggi è una delle più note e conosciute canzoni natalizie e si ritiene che sia stata tradotta in più di 300 lingue.

Dato che nell'ultimo decennio del 1800 alcune piene del fiume Salzach distrussero buona parte di Oberndorf, la chiesa venne demolita e Burghausenal suo posto venne eretta, nel 1937, una cappella.

Proseguiremo su una ciclabile sterrata molto ben curata, che corre costantemente in riva al fiume. Nella zona di Burghausen, il lungo fiume è impraticabile, saremo quindi costretti ad una deviazione sulle strade locali che presentano alcuni dislivelli da superare. Eventualmente, per riposare un po', si potrà optare per una deviazione in centro alla cittadina, magari approfittando per la pausa pranzo.

Dopo la sosta pranzo, in breve arriveremo a Braunau am Inn, dove pernotteremo.

La città viene menzionata per la prima volta attorno all'810, e ricevette lo statuto cittadino nel 1260, il che la rende una delle città più antiche dell'Austria. Divenne una fortezza e un importante snodo per il commercio del sale e del traffico navale sull'Inn. Nel corso della sua storia cambiò di mano diverse volte e appartenne alla Baviera prima del 1779 e nuovamente tra il 1809 e il 1816.
A Braunau si trovano la bella chiesa parrocchiale tardo-gotica (XV secolo) di Santo Stefano, con un campanile File:Mahnstein.JPGalto 99 m, i resti di un castello, che ospitano un museo, e parti della vecchia cinta muraria.
Ultimamente Braunau si è conquistata l'onore delle cronache in riferimento alla casa natia di Hitler, messa in vendita dai proprietari per 2,2 milioni di euro. Il comune, a corto di finanze per poterla acquistare, è preoccupato per la possibile acquisizione dell'immobile da parte di qualche organizzazione estremista e neonazista ... come dargli torto? Vedi l'articolo sul Corriere della Sera
Intanto, vicino alla casa è stata posta una pietra memoriale con la scritta "Per la pace la libertà e la democrazia, mai più fascismo — milioni di morti ricordano ".

Sesto giorno - Braunau÷Passsau -  km 68 circa
Mappa quarta tappaSiamo quasi arrivati alla fine del viaggio, percorreremo la destra orografica dell'Inn in territorio austriaco, non mancano le salitelle ma oramai è poca cosa.
Lungo il percorso si incontrano paesini molto isolati, ma appena le dimensioni della cittadina aumentano un po', non manca la bella piazza con i frontoni delle case colorate vivacemente.

Altimetria quarta tappa

Pranzeremo nelle vicinanze di Schärding, un paese con una forte impronta barocca. Una breve sosta ci consentirà di visitare il suo rinomato centro storico e la famosa Silberzeile (la parte della città denominato “lato d’argento”) che ricorda la ricchezza di questa città commerciale. Oggi la città deve la sua ricchezza prevalentemente a una delle latterie più grandi dell’Austria.


Dopo il pranzo, in breve si raggiungerà Passau; qui termina il nostro viaggio e anche quello dell'Inn, che riversa le sue acque nel più importante Danubio.
E' d'obbligo fare una foto ricordo nella penisola che, come una prua di una nave, si trova nel punto di incontro dei due fiumi.  Di fianco, a fare da spettatore, un terzo fiume, l'Ilz, che comunque da spesso il suo contributo alle inondazioni periodiche della città.

Settimo giorno - Visita di Passau e ritorno in Italia
Ultima giornata del viaggio, interamente dedicata alla visita di Passau e al viaggio di rientro.
La mattinata sarà dedicata alla visita di questa bella città bavarese, perfettamente inserita nell'ambiente di fiume tanto da essere nominata "la città dei tre fiumi".
Passau è infatti città unica al mondo, perché si trova alla confluenza di 3 fiumi provenienti da tre diversi punti cardinali (l'Inn da sud, il Danubio da ovest e l'Ilz da nord) e che, dopo essersi incontrati, proseguono insieme in una nuova direzione.
Ovviamente la loro presenza diviene spesso ingombrante, con alluvioni quasi annuali. Il 1954 fu l'anno in cui Passau, proprio a causa di una disastrosa piena, divenne famosa in campo mondiale.
Delle maggiori alluvioni, i livelli sono riportati in un asta graduata posta sulla facciata del municipio.

La città, che in base ad alcuni ritrovamenti archeologici era già abitata nel 5.000 a.C., conta oggi più di 50.000 abitanti ed è un importante centro turistico legato in particolare ai vaporetti che fanno il giro dei tre fiumi ma anche ad una vivace attività culturale: spettacoli teatrali, opere, cabaret e molti concerti musicali, in particolare concerti d'organo.
L'organo del Duomo è il più grande in Europa e tra i maggiori del mondo (17.774 canne). Alle 12.00 assisteremo ad un concerto che rende perfettamente l'idea dell'imponenza di questo strumento.

L'aspetto attuale di Passau deriva da un lungo percorso artistico e culturale iniziato dopo il grande incendio del 1662 che danneggiò gran parte degli edifici. Il cuore della città è il monumentale Duomo di St. Stephan, progettato dall'italiano Carlo Lurago, che colpisce per il vasto interno in stile barocco e i due campanili gemelli.

Tra gli altri monumenti si segnalano il Rathaus, la chiesa di St. Michael e la barocca Neue Residenz, già dimora del principe-vescovo, che ospita il Tesoro del Duomo. Il museo del vetro (Glasmuseum), situato all'interno dell'albergo "Wilder Mann", custodisce oltre 30.000 oggetti di vetro dal 1700 al 1950 (vasi, bicchieri, elementi decorativi) ed è la più importante collezione al mondo di vetri della Boemia.
Nelle colline sopra la città si trovano il seicentesco santuario di Mariahilf e la fortezza Veste Oberhaus, edificata nel 1219 dal principe-vescovo di Passau per controllare i commerci fluviali e rimaneggiata nei secoli successivi: oggi presenta elementi gotici, rinascimentali e barocchi. Durante la guerra napoleonica tra Francia e Austria - Re Massimiliano I di Baviera era alleato di Napoleone - fu una delle principali roccaforti di resistenza agli assalti austriaci.