La Salzach è un fiume austriaco affluente dell'Inn lungo
225 km.
La parola tedesca Salz, da cui deriva il suo nome, significa sale, visto
che fino al XIX secolo e all'arrivo della ferrovia, il fiume era una
fondamentale via di commercio del minerale, importante per l'economia
della zona.
Il fiume, il principale del Salisburghese, nasce presso Krimml, sulle
Alpi di Kitzbühel, per poi attraversare città come Hallein e
Salisburgo. A valle del capoluogo esso forma il confine fra Germania
(Baviera) e Austria per quasi 70 km.
Primo giorno - trasferimento a Krimml
Partenza al mattino presto da Pordenone con pullman GT alla volta
di Krimml, dove si arriverà nel pomeriggio.
Lasciati
velocemente i bagagli in albergo, si visiteranno le straordinarie Krimmler
Wasserfalle, le cascate tra le più alte d'Europa, che percorrono, attraverso
tre salti consecutivi, un dislivello di circa 380 metri. Un sentiero
permette di risalire tutti tre i salti, arrivando sino in cima, passando
molto vicino al percorso dell'acqua.
Il fragore dell'incredibile massa d'acqua che precipita a valle e le
vibrazioni del terreno rendono al tempo stesso impressionante e suggestivo
lo spettacolo.
Ovviamente ognuno sarà libero di percorrere il tratto di sentiero
desiderato, limitandosi alla sola prima parte o a tutto il dislivello.
Alla sommità della cascata i più prestanti potranno ristorarsi con una
birra (eh si ... siamo già in Austria, anche se Krimml confina con
l'Italia).
Secondo giorno - Krimml÷Zell am
See - km 65 circa
Dopo
un breve passaggio nei pressi della cascata inferiore, prenderemo una
bellissima ciclabile sterrata (in ripida discesa!) e partiremo in
direzione di Zell am See.
Il percorso segue ciclabili sterrate e stradine secondarie in un ambiente
paradisiaco,
sorvegliato dall'alto dal re dei Tauri, il colossale Grossglokner (il Gran
Campanaro) alto 3798 mt, la vetta austriaca più alta e permanentemente
ammantata di ghiaccio.
Da ricordare che su questa montagna sale la famosa Grossglockner
Hochalpenstrassen, la strada panoramica a pagamento che sale in 33,5 Km
alla quota di 2504 mt.
Poco prima di Zell am See, passeremo per Kaprun, famosa stazione sciistica
aperta tutto l'anno che, con Zell am See, dispone di 14.000 posti letto.
Zell am See, meta della giornata, è ubicata nella riva occidentale del
lago Zeller See. Città medievale, il primo insediamento è databile durante
il periodo dei Romani. Nel 740 d.C. monaci dell’arcivescovo di Salisburgo
Johannes fondano il paese »Cella in Bisoncio«. La città è fra gli
insediamenti bavaresi più antichi del Pinzgau. Nel 1358 Zell fu elevata a
città-mercato. La costruzione del tronco ferroviario nel 1875 portò anche
i primi turisti. Nel 1928 Zell fu elevata a città.
Terzo giorno - Zell am See÷Salisburgo - km 89 circa
Tappa
lunga ma con molta discesa, un piccolo sacrificio in cambio di un
pernottamento risparmiato. Comunque domani saremo fermi a Salisburgo per
una intera giornata quindi ...
Partiremo da Zell am See seguendo la valle del fiume Saalach, che ci
riporterà nei pressi di Salisburgo dove versa le sue acque nel
Salzach, il nostro fiume di partenza. Questa è la conferma più attendibile
del fatto che il percorso odierno è prevalentemente in discesa.
Passeremo
per Lofer, comune di fama
internazionale come località di prim’ordine per praticare gli sport
invernali. Ma Lofer ha molto da offrire anche in materia di luoghi di
interesse turistico. Per esempio si possono seguire le tracce dei
boscaioli della Saalachtal sul vecchio sentiero della Teufelsschlucht
(gola del diavolo) in direzione di Unken. Oppure esplorare le rovine della
fortezza al passo Strub. E nel cuore di Lofer è possibile ammirare un bel
pezzo di storia: la chiesa parrocchiale
gotica con i suoi affreschi
risalenti al XV secolo.
Faremo
la pausa pranzo a Bad Reichenall,
moderna località termale, centro della cultura e della salute bavarese.
L’acqua, il sale e l’aria alpina rivestono da tempo una grande importanza.
Quando il termine “vacanza” non era ancora stato coniato, la regione di Berchtesgadener Land vantava già ospiti eminenti. Ciò che una volta era
riservato all’alta nobiltà, oggi è a disposizione dei visitatori
provenienti da tutto il mondo. I rimedi naturali locali comprendono l’acqua
salina alpina, fanghi, pini mughi e clima mite, tutti elementi che hanno
un effetto positivo nei trattamento delle malattie cutanee, delle vie
respiratorie così come delle affezioni che colpiscono l’apparato motorio.
Una ventina di km ci separano da Salisburgo, che raggiungeremo nel tardo
pomeriggio giusto in tempo per una doccia rinfrescante, un aperitivo e la
cena.
Quarto giorno - Visita di Salisburgo
Salisburgo è certamente una delle città austriache più conosciuta dagli
italiani; raggiungibile in giornata è frequente meta di brevi tour sia
estivi che invernali. Per tale motivo la visita guidata della città sarà
per molti un ripasso, ma credo che la bellezza non stanchi mai.
Salisburgo, città darte, capitale
mondiale della musica classica, da cui non si esce senza una confezione
di Mozart Kugel, i famosi cioccolatini che comprovano lavvenuto contatto
con la patria di Mozart.
Nata nel 40 d.c. per opera dellimperatore romano Claudio, doveva
la sua fortuna alla favorevole posizione allincrocio delle grandi
direttrici di comunicazione dellEuropa centrale e alle risorse economiche
legate alle miniere di sale (da cui i nomi di Salisburgo, Salzach e Salzkammergut
della vicina regione).
Tale prezioso elemento naturale fu talmente redditizio che, nel 1200, fu
riconosciuto agli arcivescovi governanti di Salisburgo il titolo di principi
dellimpero e la potestà secolare.
Oggi lantica fama ne fa una meta classica del turismo, spesso talmente
frequentata da divenire invivibile.
Gran parte della mattinata sarà dedicata ai principali monumenti storici.
Si partirà dallHohensalzburg, la poderosa e turrita fortezza
che costituisce la particolarità più evidente del paesaggio
della città, una delle più grandi costruzioni militari che
il Medio Evo ha lasciato nellEuropa centrale. Fu costruita nel 1077
e in brevissimo tempo dallArcivescovo Gebhard durante le lotte per
le Investiture. Dominando labitato dalla collina del Mönchsberg
alta 120 mt, è un eccezionale balcone su Salisburgo e sul Salzach.
Dopo averla raggiunta con la funivia, la si visiterà anche allinterno
(tutto, purtroppo, rigidamente a pagamento).
Discesi in città, breve visita al
Dom (la cattedrale) dove, per
uscire, si deve spintaneamente dare una offerta al frate di
turno. È una costruzione
dedicata ai santi Ruperto e Virgilio, più volte ristrutturata dopo
incendi e guerre (compresi i bombardamenti del 1944) e deve la sua attuale
forma a Santino Solari, che la progettò nel 1614 - 1628.
Secondo il pretenzioso Wolf Dietrich von Raitenau, legato ai Medici ed
educato a Roma, avrebbe dovuto perfino superare la basilica di San Pietro!
I suoi successori, Marcus Sitticus e Paris Lodron, i cui blasoni adornano
il frontone, si sono alquanto ridimensionati, ma il risultato è comunque
impressionante.
Costruita tra il 1614 e il 1655, la cattedrale presenta in effetti
dimensioni imponenti. Il suo stile, che testimonia il passaggio dal
Rinascimento italiano al barocco, ebbe forte influenza sugli altri edifici
costruiti nei paesi germanici.
La
basilica ha sempre avuto un ruolo importante nella storia della città. La
tradizione musicale di Salisburgo è legata alla messa di Orazio Benevoli,
che venne suonata in occasione della consacrazione dell'edificio nel 1628.
Dal 1920, ogni anno, sul sagrato si rappresenta il dramma Ognuno di Hugo
von Hofmannstahl.
Davanti al portale d'ingresso, oltre alle statue degli apostoli, quelle di
San Roberto e di San Virgilio ricordano l'origine molto antica del
vescovado (VIII sec.).
Le grandi porte di bronzo, che datano 1957-1958, rappresentano i temi
della Fede, della Speranza e della Carità. L'interno, molto vasto, ha una
ricca decorazione di marmi, stucchi e dipinti. Si vede tuttora il fonte
battesimale romanico sul quale è stato battezzato Mozart.
La cripta ospita le tombe dei principi-vescovi, un bel Cristo e alcune
vestigia romane; sul pavimento della rotonda centrale si possono vedere le
tracce degli edifici che si sono succeduti dai tempi dell'episcopato di
San Virgilio (VIII sec.).
La
stretta ma incredibilmente pittoresca via
Getreidegasse costituisce il cuore della città. Quasi tutte
le case della Getreidegasse hanno una così chiamata
"Durchhaus", un passaggio attraverso il cortile interno attraverso il
quale potrete raggiungere la via o la piazza parallela. Con le sue cupole
barocche, le sue facciate dai colori pastello, il suo mosaico di piazzette
e le sue fontane artistiche, Salisburgo è una piccola Vienna, interamente
esplorabile con una semplice e tranquilla passeggiata.
Dall‘altro lato della Salzach, di fronte al Mönchsberg, si
erge il Kapuzinerberg, coronato
dal bastione dello Hettwer e da
una chiesa. Da qui si gode una magnifica vista sulla città antica che,
come in un sogno, erge le sue cupole e i suoi campanili tra il fiume e la
fortezza. Il momento migliore è il mattino presto, quando la luce radente
del sole rischiara i tetti verderame e i volumi scolpiti dei grandi
monumenti.
Ovviamente questi sono solo dei piccoli spunti che
certamente non rendono giustizia alla magnificenza della città, ma sono
sicuramente luoghi di visita da non perdere.
Quinto giorno - Salisburgo÷Braunau am Inn - km 78 circa
Usciremo
da Salisburgo seguendo la sponda destra del Salzach, in territorio
austriaco. La lieve pendenza dei territori costringe il fiume ad un
andamento sinuoso. In una delle anse più pronunciate si trova l'abitato di
Oberndorf, reso celebre
soprattutto per il fatto che la famosa canzone natalizia "Stille
Nacht" fu qui eseguita per la prima volta nella chiesa parrocchiale di San
Nicola.
Stille Nacht (conosciuta in Italia con il titolo di Astro del Ciel) è un noto canto natalizio di origine austriaca. Le parole vennero scritte dal sacerdote
Joseph Mohr nel 1816, allora assistente parrocchiale presso la località di Mariapfarr nel Lungau, mentre la musica venne composta da
Franz Xaver Gruber, allora insegnante ad Arnsdorf ed organista ad Oberndorf, nella vigilia di Natale del 1818.
Il 24 dicembre 1818 Mohr chiese a Gruber di musicare il brano da lui scritto per due voci soliste, coro e chitarra. Non è noto il motivo per cui venne fatta tale richiesta. Un racconto tradizionale riporta che ciò sarebbe avvenuto in quanto l'organo della chiesa di San Nicola era guasto (questo spiegherebbe il ricorso alla chitarra).
Attorno ai motivi ed alla stesura del brano, comunque, si sono sviluppate numerose storie e narrazioni. Successivamente Gruber fece vedere la partitura a Mohr che approvò il tutto.
La prima esecuzione pubblica avvenne nella notte del 24 dicembre 1818 durante la Messa
di Natale nella chiesa di San Nicola di Oberndorf, presso Salisburgo, ed il brano venne eseguito dai suoi due autori con Mohr che cantava la parte del tenore ed accompagnava con la chitarra Gruber che intonava la parte del basso.
Oggi è una delle più note e conosciute canzoni
natalizie e si ritiene che sia stata tradotta in più di 300 lingue.
Dato che nell'ultimo decennio del 1800 alcune
piene del fiume Salzach distrussero buona parte di Oberndorf, la chiesa venne
demolita e
al
suo posto venne eretta, nel 1937, una cappella.
Proseguiremo su una ciclabile sterrata molto
ben curata, che corre costantemente in riva al fiume. Nella zona di
Burghausen,
il lungo fiume è impraticabile, saremo quindi costretti ad una deviazione sulle
strade locali che presentano alcuni dislivelli da superare. Eventualmente, per
riposare un po', si potrà optare per una deviazione in centro alla cittadina,
magari approfittando per la pausa pranzo.
Dopo la sosta pranzo, in breve arriveremo a
Braunau am Inn, dove pernotteremo.
La città viene menzionata per la prima volta attorno all'810, e ricevette
lo statuto cittadino nel 1260, il che la rende una delle città più antiche
dell'Austria. Divenne una fortezza e un importante snodo per il commercio
del sale e del traffico navale sull'Inn. Nel corso della sua storia cambiò
di mano diverse volte e appartenne alla Baviera prima del 1779 e
nuovamente tra il 1809 e il 1816.
A Braunau si trovano la bella chiesa parrocchiale tardo-gotica (XV secolo)
di Santo Stefano, con un campanile
alto 99 m, i resti di un castello, che
ospitano un museo, e parti della vecchia cinta muraria.
Ultimamente
Braunau si è conquistata l'onore delle cronache in riferimento alla casa
natia di Hitler, messa in vendita dai proprietari per 2,2 milioni di euro.
Il comune, a corto di finanze per poterla acquistare, è preoccupato per la
possibile acquisizione dell'immobile da parte di qualche organizzazione
estremista e neonazista ... come dargli torto?
Vedi l'articolo sul Corriere della Sera
Intanto, vicino alla casa è stata posta una pietra
memoriale con la scritta "Per la pace la libertà e la democrazia, mai
più fascismo — milioni di morti ricordano ".
Sesto giorno - Braunau÷Passsau -
km 68 circa
Siamo
quasi arrivati alla fine del viaggio, percorreremo la destra orografica dell'Inn in territorio austriaco, non mancano le salitelle ma oramai è poca cosa.
Lungo il percorso si incontrano paesini molto isolati, ma appena le
dimensioni della cittadina aumentano un po', non manca la bella piazza con
i frontoni delle case colorate
vivacemente.
Pranzeremo nelle vicinanze di Schärding, un paese con una forte impronta barocca. Una
breve sosta ci consentirà di visitare il suo rinomato centro storico e la
famosa Silberzeile (la parte della città denominato “lato d’argento”) che
ricorda la ricchezza di questa città commerciale. Oggi la città deve la
sua ricchezza prevalentemente a una delle latterie più grandi
dell’Austria.
Dopo il pranzo, in breve si raggiungerà Passau; qui termina il nostro viaggio e
anche quello dell'Inn, che riversa le sue acque nel più importante
Danubio.
E' d'obbligo fare una foto ricordo nella penisola
che, come una prua di una nave, si trova nel punto di incontro dei due
fiumi. Di fianco, a fare da spettatore, un
terzo fiume, l'Ilz, che comunque da spesso il suo contributo alle
inondazioni periodiche della città.
|
|
Settimo giorno -
Visita di Passau e ritorno in Italia
Ultima giornata del viaggio, interamente
dedicata alla visita di Passau e al viaggio di rientro.
La mattinata sarà dedicata alla visita di questa bella città bavarese, perfettamente
inserita nell'ambiente di fiume tanto da essere nominata "la città dei tre
fiumi".
Passau è infatti città unica al mondo, perché si trova alla confluenza di
3 fiumi provenienti da tre diversi punti cardinali (l'Inn da sud, il
Danubio da ovest e l'Ilz da nord) e che, dopo essersi incontrati,
proseguono insieme in una nuova direzione.
Ovviamente
la loro presenza diviene spesso ingombrante, con alluvioni quasi annuali.
Il 1954 fu l'anno in cui Passau, proprio a causa di una disastrosa piena,
divenne famosa in campo mondiale.
Delle maggiori alluvioni, i livelli sono riportati in un asta graduata
posta sulla facciata del municipio.
La città, che
in base ad alcuni ritrovamenti archeologici era già abitata nel 5.000
a.C., conta oggi più di 50.000 abitanti ed è un importante centro
turistico legato in particolare ai vaporetti che fanno il giro dei
tre fiumi ma anche ad una vivace attività culturale: spettacoli teatrali,
opere, cabaret e molti concerti musicali, in particolare concerti
d'organo.
L'organo
del Duomo è il più grande in Europa e tra i maggiori del
mondo (17.774 canne). Alle 12.00 assisteremo ad un
concerto
che rende perfettamente l'idea dell'imponenza di questo strumento.
L'aspetto
attuale di Passau deriva da un lungo percorso artistico e culturale
iniziato dopo il grande incendio del
1662 che danneggiò gran parte degli edifici. Il cuore della città è il monumentale Duomo di St. Stephan, progettato dall'italiano Carlo Lurago, che colpisce per
il vasto interno in stile barocco e i due campanili gemelli.
Tra gli altri
monumenti si segnalano il Rathaus, la chiesa di St. Michael
e la barocca Neue Residenz, già dimora del principe-vescovo, che
ospita il Tesoro del Duomo. Il museo del vetro (Glasmuseum),
situato all'interno dell'albergo "Wilder Mann", custodisce oltre 30.000
oggetti di vetro dal 1700 al 1950 (vasi, bicchieri, elementi decorativi)
ed è la più importante collezione al mondo di vetri della Boemia.
Nelle colline sopra la città
si trovano il seicentesco santuario di Mariahilf e la fortezza
Veste Oberhaus, edificata nel 1219 dal principe-vescovo di Passau per
controllare i commerci fluviali e rimaneggiata nei secoli
successivi: oggi presenta elementi gotici, rinascimentali e barocchi.
Durante la guerra napoleonica tra Francia e Austria - Re Massimiliano I di
Baviera era alleato di Napoleone - fu una delle principali roccaforti di
resistenza agli assalti austriaci.
|