Terzo giorno
da Ferrara a Goro
Km 80 circa |
Usciti da Ferrara attraverso il parchi cittadino
e agricolo, si raggiunge la ciclabile sul fiume poco a est di Pontelagoscuro.
Si costeggerà il Po, incontrando al suo interno l'Isola Bianca, una
formazione sabbiosa coperta da salice bianco e trasformata in oasi di protezione
dalla LIPU.
Superato Fossadalbero con la sua Delizia Estense del 1430 e oggi sede del
Country Club, si prosegue su argini altissimi che contengono il Po decisamente
pensile, alto alcuni metri sulla circostante campagna.
Il costante apporto di materiale sedimentario del fiume costringe a un continuo
innalzamento degli argini, spesso enormi muraglie verdi alte fino a 10 metri che
interrompono il piatto paesaggio circostante.
Sulla riva sinistra, all'altezza di Ro Ferrarese, si scorge Polesella, dove nel 1509 la flotta veneziana, giunta in zona per attaccare Ferrara, fu attaccata di sorpresa e sconfitta dal duca Alfonso d'Este, ponendo fine ad un incubo cui la città era sottoposta da tempo.
Dopo alcuni chilometri si giunge a Berra
ove è ancora in servizio l'ultimo dei traghetti sul Po e che collega Berra a
Villanova Marchesana.
A berra segue Serravalle, dove il Po si biforca per la prima volta, dando
luogo al Po di Goro (che seguiremo) e al territorio deltizio.
Nella zona, denominata Porte del Delta, è stato attrezzato un attracco
per piccole imbarcazioni da diporto utilizzate per la pesca al pesce siluro,
una sorta di enorme pescegatto che può raggiungere il quintale di peso e che
rappresenta uno dei maggiori pericoli per la fauna ittica locale.
Seguendo l'argine in parte sterrato si giunge ad Ariano Polesine dove il Canal Bianco, collettore che attraversa tutto il territorio ferrarese, forma dei pittoreschi scorci con le case che si specchiano sull'acqua.
Con pochi chilometri si giunge a Mesola con il suo elegante e maestoso castello estense, costruito alla fine del '500 dal duca Alfonso d'Este che pare volesse qui erigere una città e a cui Venezia si oppose.
Da Mesola si abbandonerà il fiume per puntare in
direzione di Bosco Mesola e dell'omonimo gran bosco, cospicuo esempio di
bosco termofilo che un tempo copriva l'intero litorale adriatico dalla foce del
Tagliamento ad Ancona.
Dopo aver attraversato il Gran bosco della Mesola e sperando in un
incontro con gli autoctoni cervi, si giungerà a Goro, paesino che ospita
una delle maggiori flotte di pescatori dell'Adriatico, dove ci sarà il pullman
ad attenderci per il trasferimento in albergo sui lidi ferraresi.