III° giorno, circa 80 Km
Dopo la colazione e le operazioni di carico dei bagagli sul pullman, il gruppo partirà con le biciclette alla volta di Tours, seguendo per un tratto la Loira e deviando poi per il castello di Chenonceau.
E' questo uno dei castelli più
particolari, costruito a cavallo del fiume Cher tra il 1513 e il 1521 sul
luogo occupato da un maniero di proprietà della famiglia Marques.
Come tutte le storie che hanno per protagonisti i ricchi regnanti di quei tempi,
anche quella del castello di Chenonceau è intrisa di amori, tradimenti e
vendette, con la straordinaria partecipazione di Caterina de Medici nella parte
della moglie tradita di Enrico II, che ebbe una relazione con la
proprietaria del castello Diana di Poitiers.
Come da copione, la storia finì con la morte di Enrico II in un torneo e con la
vendetta su Diana di Caterina, ora regina, che la costrinse la
rivale ad abbandonare il
suo castello/gioiello ... In loco altre notizie sulle successive puntate .
Il viaggio proseguirà ritornando sulla
Loira e, passando per la cittadina di Amboise,
si dirigerà verso Tours.
Amboise è la cittadina dove nacque Carlo VIII, che trascorse la fanciullezza
nel vecchio maniero.
Dal 1489 iniziò a rinnovarlo ed ad ampliarlo, arricchendolo di arredamenti
portati dall'Italia, allora la patria del gusto e del bello. Dall'Italia portò
anche architetti, scultori, giardinieri, ornatisti e persino un allevatore di
polli, inventore dell'incubatrice artificiale.
A Enrico VIII, morto per aver colpito con il capo la trave di una porta troppo
bassa, Luigi XII assegnò alla famiglia del futuro re Francesco I, che farà del castello di Amboise un luogo di
sontuose feste e dove, per assicurare le distrazioni dei giovani nobili, lo
stesso sovrano manteneva presso la residenza reale e a spese sue un nutrito
gruppo di "fanciulle di piacere".
Tra il 1517 e il 1520, per portare a termine i lavori di ampliamento iniziati da
Luigi XII, Francesco I e sua madre spesero la favolosa cifra di 230.000 lire.
Il castello fu praticamente raso al suolo nel 1631 durante una delle tante
ribellioni delle truppe reali, lasciando in piedi quello che oggi è ancora
visibile.
Tours, adagiata in un isola alla
confluenza tra Loira e Cher, è anche conosciuta come la città di S.Martino, di
cui possiede un antica basilica.
Nel IV secolo, infatti, il legionario romano Martino, impietositosi alla vista
di un mendicante infreddolito, tagliò in due con la spada il suo mantello e ne
donò una parte al mendicante.
In sogno gli apparve Cristo avvolto nella metà del mantello donato, e ciò lo
convinse a farsi battezzare ed a iniziare il suo apostolato.
Nel 372 divenne vescovo di Tours e fino alla sua morte (397) si dedicò con
vigore alla cristianizzazione della Gallia, con la distruzione sistematica dei
simboli del paganesimo.
Dopo la sua morte, i monaci di Ligugè e di Marmountier si contesero le sacre
spoglie, ma una notte gli abitanti di Tours le trafugarono e le trasportarono
con una barca nella loro città.
Al passaggio delle spoglie, gli alberi rinverdirono e gli uccelli cominciarono a
cantare, sebbene fosse l'11 novembre.
Da allora, tale giorno è comunemente conosciuto come l'estate di S,Martino.
Si visiterà la città vecchia, che si sviluppa attorno a place Plumerau, e che
ha acquistato notevole splendore dopo i lavori di restauro iniziati nel 1970.